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Pratum Magnum
di Franco Isman


vista aerea della zona - documentazione concorso

Pratum Magnum disopra, autosilo sottoterra, ma di questo parleremo più diffusamente un'altra volta.
Grandi manovre in piazza Trento e Trieste che, era ora, perderà la sua attuale squallida funzione di deposito macchine e verrà riconquistata alla vita della Città.
E' stato infatti bandito il concorso di progettazione per la sistemazione della piazza e delle sue adiacenze: largo IV novembre (lo spazio a fianco del municipio, quello con l'alberone), largo XXV aprile e piazza Carducci, altro parcheggio che sparisce. La spesa prevista è di 4 milioni di euro (escluse IVA e spese tecniche) ed i lavori dovranno essere progettati in lotti funzionali successivi in quanto la somma di cui si potrà inizialmente disporre è di circa la metà.

Il concorso è organizzato in stretta collaborazione con l'Ordine degli architetti di Milano cui è stata demandata la segreteria nonché la scelta di un membro della giuria, che è caduta sul presidente dell'Ordine Daniela Volpi. Presidente della giuria l'architetto francese Jean Michel Wilmotte, particolarmente esperto di progettazione di spazi urbani, che ha già avuto modo di conoscere Monza, poi ci sono Carla Di Francesco, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici, Franco Gaiani, Pino Riva per l'amministrazione comunale, oltre a due membri supplenti.
Tempi ristretti: concorso in un'unica fase con presentazione anonima degli elaborati entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 10 febbraio scorso, e quindi entro l'11 maggio, e proclamazione del vincitore entro i successivi 30 giorni: metà giugno.
Encomiabile la scelta del concorso, aperto in teoria a tutti i progettisti dell'Unione Europea, peccato che i premi siano… strapaesani: 8.000 euro il primo, 5.000 il secondo e 3.000 il terzo. Per l'esattezza al vincitore verrà corrisposto una somma aggiuntiva di 12.000 euro in caso di non affidamento dell'incarico di progettazione (ma sul bando pubblicato non figura). Troppo poco tempo per il concorso della Villa Reale, troppo pochi soldi per questo.

Nel capitolato vengono specificate con esattezza le scelte dell'amministrazione: prossima realizzazione dell'autosilo interrato, di cui viene fornito il progetto; inserimento dell'area nella zona a traffico limitato (ZTL); localizzazione nell'area del mercato del giovedì; mantenimento in loco del monumento ai Caduti che potrà essere traslato in altra posizione, con il sottostante sacrario totalmente o parzialmente interrato; futuro passaggio dei binari del tram.


il monumento ai Caduti - fototeca Biblioteca Civica
 
 
Il ritorno nella piazza del tradizionale mercato del giovedì è una scelta dibattuta in consiglio comunale dove ha trovato l'appoggio di tutte le forze politiche.
Per quanto riguarda invece il mantenimento in loco del monumento, non vi sono stati dibattiti e ci sono state vibranti critiche, in particolare sul forum Monza-Piazza d'Uomo, su questa scelta calata dall'alto. Non c'è dubbio che la scelta opposta di trasferire il monumento, per esempio al cimitero, avrebbe turbato moltissimi cittadini ed avrebbe scatenato forti resistenze, sarebbe stato quindi doveroso un ampio dibattito seguito da un referendum, prima di prendere tale decisione.
Diverso è il caso per la scelta conservativa adottata, che certamente non turba le coscienze, anche se qualcuno avrebbe preferito che fosse diversa. Certo sembra azzardato sostenere che il monumento, inaugurato da Mussolini nel 1932, con i suoi glutei frementi, la Vittoria alata e i versi leopardiani “e qua mostrando verran le madri ai parvoli le belle orme del vostro sangue” possa adesso rigenerare il suo significato da esaltazione dell'eroismo e della vittoria in monumento alla pace fra i popoli.

L'amministrazione prevede di appaltare in un futuro molto prossimo i lavori per la realizzazione dell'autosilo interrato, con il sistema del “project financing”, e la sistemazione della piazza, finanziata da questi, potrà cominciare non appena ultimata e collaudata la soletta superiore del manufatto.
“L'obiettivo generale del progetto è quello di ricreare il ruolo di piazza attraverso il recupero di tutte le funzioni di questo luogo” dice il capitolato, si dovrà quindi organizzare il sistema ciclopedonale e le fermate dei mezzi pubblici, progettare i volumi tecnici esterni del parcheggio interrato, disegnare il verde, l'arredo urbano e l'illuminazione, studiare la possibilità di inserimento dell'elemento “acqua”, tenendo presente che nell'Ottocento passava per la piazza la roggia Pelucca, poi coperta ed utilizzata come fognatura, disegnare le postazioni del mercato con l'utilizzo dell'intera superficie disponibile.

 
 
campionati europei 1937 - fototeca Biblioteca Civica
 
 
Una curiosità: la piazza è in pendenza e proprio per questa sua caratteristica erano interessanti i campionati di pattini a rotelle che vi si svolgevano, con la salita davanti al municipio e la discesa dalla attuale via Passerini. La piazza è in pendenza ma la sommità del filare di alberi davanti al municipio, piantati negli anni Cinquanta, risulta praticamente orizzontale, con gli alberi in basso alla piazza molto più alti e rigogliosi di quelli in alto. Questione di falda acquifera, probabilmente.

Ammettendo di partire con l'appalto dell'autosilo entro giugno di quest'anno, la realizzazione ed il collaudo della soletta di copertura potrebbe avvenire dopo circa un anno e mezzo e cioè entro la fine del 2006 e, a tale data, potrebbero iniziare i lavori di sistemazione della piazza. Le opere nelle zone non interessate dallo scavo potrebbero iniziare prima, compresa l'eventuale nuova sistemazione del monumento ai Caduti, se si deciderà di traslarlo in altra posizione. In largo IV novembre, perfetto per il nome, risulterebbe un po' sacrificato, ed allora non resterebbe che piazza Carducci.

E' però importante osservare come il nuovo autosilo giri tutto attorno al monumento ma non interessi l'area da questo occupata e le sue strutture non sono certamente dimensionate per sopportarne il peso. Sembrerebbe proprio che, conservare per conservare, il desiderio dell'amministrazione sia di lasciarlo dove si trova, dove siamo abituati a vederlo, eliminando il terrapieno e, al massimo, abbassandone un po' la quota. E tutto attorno i “giochi d'acqua”…

Franco Isman

autosilo - documentazione concorso



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  21 febbraio 2005